L’acqua, tutti noi vorremmo averla sempre pulita e a nostra disposizione vero? Nella situazione climatica attuale l’acqua sta diventando sempre più un bene prezioso. Quando beviamo però non voghiamo essere “attaccati” da batteri o da altri elementi nocivi. Per contrastare questo fattore possiamo ricorrere alla debatterizzazione.
Esistono vari metodi per poterla effettuare ma oggi ci soffermeremo su uno dei più interessanti presentati da Sweet Water: la debatterizzazione dell’acqua tramite i raggi UV.
Di cosa si parla quando si tratta la debatterizzazione acqua a raggi UV?
Molti di voi avranno sentito parlare dei raggi ultravioletti, si tratta di una porzione dello spettro elettromagnetico avente lunghezze d’onda comprese tra i 100 e i 400 millesimi di micron. Queste onde non sono visibili dall’occhio umano ma sono comunque presenti nella realtà che viviamo e, avendo una diversa lunghezza d’onda ed ampiezza, inducono interazioni con la materia. Le onde dello spettro possono essere molto diverse tra loro ma a noi interessano quelle definite come radiazione UV-C (254nm) che presenta un effetto germicida.
L’alterazione prodotta dalle onde va ad intaccare direttamente il DNA (presente in tutti gli organismi) di alcuni legami chimici tra i nucleotidi, unità ripetitive costitutive degli acidi nucleici (DNA e RNA) dei germi. Le modifiche a questa componente fondamentale impediscono la normale attività del batterio il che conduce irreversibilmente alla morte cellulare. A questo punto è bene però sottolineare che i raggi ultravioletti non hanno effetti così importanti sugli esseri umani, in quanto organismi più complessi rispetto ai batteri.
In natura i raggi UV-C sono un’onda secondaria che genera ozono e con energia minore arriva al suolo sotto forma di radiazione UV, per intenderci quella che permette l’abbronzatura. A livello artificiale i raggi UV-C si riproducono solo tramite alcune lampade a fluorescenza. Si tratta di lampade speciali contenenti vapori di mercurio e costruite con quarzo purissimo (>99.99% SiO2).
Sono efficaci? E quali sono i vantaggi prodotti?
In base al dosaggio di onde elettromagnetiche possono esserci effetti diversi sul prodotto, in questo caso l’acqua. Esiste però un dosaggio minimo che deve essere superiore a 300 J/m2 per avere un impatto effettivo. Se realizzato correttamente in un impianto di debatterizzazione si ha sempre la possibilità di raggiungere (e a volte superare) questo dosaggio minimo.
I vantaggi prodotti sono moltissimi. Per esempio si tratta di una soluzione ecologica che non sfrutta prodotti chimici che potrebbero alterarne il gusto. Allo stesso tempo e proprio per lo stesso motivo non ci sono pericoli di sovradosaggio e nessuna alterazione delle caratteristiche dell’acqua. Infine non ha bisogno di un periodo di stoccaggio perché la debatterizzazione avviene durante il transito nel macchinario, ed è quindi un processo molto veloce.
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